Il ragnetto di Silvio Pellico
Quando ero ragazzino e le cose da leggere avevano una loro casa trovai scritto non ricordo dove che il povero Silvio Pellico, gettato a marcire in una galera austriaca solo perché contrario ad un invasore, era a un passo dalla pazzia.
Le condizioni erano miserabili, l’isolamento assoluto.
Ma, dal nulla, comparve un banalissimo ragnetto, che Pellico riuscì ad addomesticare ingolosendolo ossia offrendogli da mangiare, al punto che l’animaletto andava a prendere il cibo dalla sua mano!
Ecco, il ricordo di questo strano e minimo episodio mi commuove ancora oggi e mi dà tanta speranza.
Un piccolo aiuto nelle peggiori situazioni può venire da chiunque, anche da chi fino al giorno prima veniva considerato inutile o dannoso o insignificante.
Uno sprazzo di vitalità è tutto quello che serve per reagire, per vivere.
Non importa quanto sia grande, basta che ci sia.
E così anche nella vostra lotta, che dev’essere anche nostra, di tutti, c’è bisogno di un ragnetto che abbia il coraggio di uscire dal buco e venire verso di noi, per sostenerci come può.
Masiero Tiberio